Un tuo caro soffre di sordità e non lo sa!

Sordità e demenza senilre

La salute dell’udito e la cura della sordità è importante, ma moltissimi italiani la trascurano.

Purtroppo non sono informati del fatto che questi disturbi, se non curati, possono far aumentare il rischio di non riuscire a svolgere le attività quotidiane.

Proprio per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno celebra la giornata mondiale dell’udito e quest’anno il tema scelto e’ stato:

Ascolta il futuro “

Si tratta di un iniziativa volta a sensibilizzare il tema della sordità e ai problemi di udito promuovendo la salute dell’orecchio.

Secondo l’ OMS ci sarebbe un’ impressionante trend di crescita della sordità, che si può contrastare con semplici accorgimenti, come ad esempio:

  • Utilizzo di protezioni acustiche in luoghi rumorosi
  • Controlli periodici dell’udito
  • uso limitato di farmaci ototossici

Ma davvero la sordità è così trascurata ??

Credimi, la situazione in Italia è davvero disastrosa.

Pensi che io stia esagerando ??

Ti do solo qualche dato e lascio a te le conclusioni. In Italia sono 7 milioni le persone con un problema di udito, e solo 3 milioni usa protesi acustiche.

Un dato incredibile se si pensa agli effetti e al costo che può nascere dal trascurare la sordità

Alessandro Martini, direttore del Dipartimento di Neuroscienze, professore Ordinario di Otorinolaringoiatria presso l’Azienda Ospedaliera Università di Padova riferisce, attraverso un articolo pubblicato su “la Stampa” :

” Il mancato uso di protesi acustiche aumenta il rischio di demenza del 21% e di depressione del 43%”

Cosa causa la sordità

Lo studio ha coinvolto oltre 3.500 persone osservate per 25 anni: i dati raccolti non solo confermano la tesi dell’esistenza di un legame tra ipoacusia, depressione e deficit cognitivi, ma introducono un nuovo elemento:

le persone con un disturbo dell’udito non curato hanno un rischio maggiore di non riuscire più a svolgere semplici attività quotidiane, come mangiare, vestirsi e fare la doccia”.

Ma sono in molti ad utilizzare gli apparecchi acustici !

Nonostante i rischi legati al mancato trattamento dei problemi di udito, sono troppo poche le persone che utilizzano soluzioni acustiche.

In Italia su 7 milioni di persone con un calo uditivo, 3 milioni utilizzano un apparecchio acustico, esponendosi così al rischio di perdita di autonomia e indipendenza.

Il presidente dell’associazione nazionale Audioprotesisti aggiunge:

“in Italia sono stati 400 mila gli apparecchi applicati, a fronte dei 285mila in Olanda dove vivono solo 16 milioni di abitanti. La prima protesizzazione negli adulti oggi avviene a 75 anni contro una media europea pari a 60,5. A dimostrazione della grande sottovalutazione della sordità e mancanza di adeguata prevenzione. Secondo l’ OMS si tratta di una bomba destinata a scoppiare e anche per i geriatri preoccupati dal rischio disabilità intellettiva, demenza senile e cadute”.

A esserne interessati non sono solo le persone più avanti con gli anni

Oltre all’abitudine di frequentare discoteche, più del 70% degli italiani infatti ascoltano musica con le cuffiette a volume troppo alto e questa abitudine coinvolge spesso anche i più giovani.

Secondo il rapporto State of Hearing, promosso da Cochlear, 3 italiani su 4 dichiarano di ascoltare i propri dispostitivi mobili oltre al livello degli avvisi di volume.

Un numero allarmante di giovani italiani si espone a livelli pericolosi di rumore (rischiando una sordità permanente)

Il 95% dei giovani tra i 18 e i 24 anni sostiene di ignorare gli avvisi di volume dei dispositivi mobili pur di ascoltare l’audio a un’intensità superiore ai livelli di guardia.

Uno dei motivi potrebbe consistere nella convinzione di essere troppo giovani per avere problemi di udito.

Il 28% degli intervistati crede che la perdita uditiva faccia parte del processo naturale di invecchiamento.

I problemi di udito non fanno distinzione e possono diventare gravi indipendentemente dall’età e dallo stile di vita.

I giovani dovrebbero essere consapevoli che, una volta perduto, l’udito non ritornerà mai più.

Cosa fare per evitarlo ?

Per evitare questa difficoltà è meglio conoscere le cause del problema, prendere misure preventive per prendersi cura del proprio udito durante tutta la vita, in modo da poter godere delle attività preferite in età più avanzata.

L’impatto delle problematiche uditive sulla qualità della vita della popolazione anziana è imponente, e ben noto.

Ancora oggi ritardi e resistenze ad avere cura della propria salute uditiva rappresentano un grave ostacolo visto che circa il 10% delle persone non sente bene.

E’ fondamentale quindi sottoporsi a controlli periodici del proprio udito

Solo in questo modo infatti si può seguire l’andamento dell’eventuale sordità ed agire per tempo.

Un intervento precoce darà la possibilità al paziente di sfruttare al meglio le abilità uditive residue.

Infatti la sordità può essere gestita in modo ottimale in molti casi purché presi per tempo.

In tutta Europa le persone si mobilitano in media 15 anni prima che in Italia. Viceversa nel nostro paese a causa di un arretrata cultura della salute tendiamo a deridere chi non ci sente.

Proprio per questo associamo gli apparecchi acustici alla vergogna arrecando un grave danno agli interessati che li portano quando è troppo tardi lamentando uno scarso beneficio.

Molto spesso si affronta tardi il problema dovendo optare per modelli di apparecchi più costosi al fine di recuperare nel miglior modo possibile situazioni disastrose.

E pensare che basterebbe avere una maggior consapevolezza del problema, se non altro in linea con la media Europea, per cambiare definitivamente la situazione in Italia.

 

 

Alla prossima!

Dott. Enrico Zollia

Audioprotesista presso Pontoni – Udito & Tecnologia

Esperto nel metodo di sintonizzazione della voce Clarivox

Ps. Tanti miei pazienti hanno deciso di affrontare subito il problema grazie all’aiuto dei loro figli. Guarda qui le loro testimonianze:

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